Il servizio GeoCrime analyst consente di analizzare la distribuzione geografica dei fenomeni criminosi ai danni delle dipendenze bancarie attraverso tecnologie GIS (Geographic Information Systems), con l’obiettivo di favorire il monitoraggio del livello di rischio di micro-aree territoriali, anche a livello sub comunale, definite in modo indipendente da confini predefiniti (regioni, province, comuni o CAP). Il servizio costituisce un’integrazione degli attuali strumenti presenti nel DB Anticrimine di OSSIF ed è possibile accedervi tramite il pannello “GeoCrime analyst” inserito nel menu principale del DB. Il GeoCrime analyst non si limita ad una rappresentazione geografica delle variabili interessate, ma consente di effettuare analisi più evolute come l’analisi di densità, la visualizzazione degli “hot spot” e un’analisi territoriale che arriva sino al livello di ogni singolo cap. In particolare, l’analisi degli Hot Spot individua le microaree in cui si riscontra la maggiore frequenza di eventi e la Kernel Density attribuisce ad ogni punto sulla mappa geografica una stima della pericolosità sulla base della prossimità ai luoghi in cui sono avvenuti i crimini.
Il Servizio GeoCrime è stato inoltre arricchito con una nuova sezione di analisi denominata GeoCrime dashboard che, grazie all’utilizzo di strumenti di business intelligence, consente di operare su dei cruscotti interattivi per un’esplorazione attiva sui dati della propria banca e dell’intero Settore rendendo possibili valutazioni ed anche analisi di benchmark sui trend criminosi e sui principali KPI.
Le banche possono richiedere l’accesso al GeoCrime per un periodo di prova mandando una mail a ossif@abi.it