L’ampliamento delle misure antirapina e una maggiore protezione per il Bancomat. Sono queste le principali novità contenute nella nuova versione del Protocollo d’intesa per la prevenzione della criminalità in banca firmato dal Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, e dal Vice Presidente dell’ABI, Giovanni Pirovano, nel corso dell’evento Banche e Sicurezza 2012.
Le novità del Protocollo 2012
Il nuovo accordo prevede innanzitutto un maggior numero di misure di sicurezza, salite da 14 a 16 con l’introduzione del “sistema anticamuffamento” e della “gestione centralizzata dei mezzi forti”. Particolare attenzione è stata dedicata agli ATM, sempre più nel mirino della criminalità. Per aumentare ulteriormente i livelli di sicurezza di questi dispositivi, il protocollo firmato oggi prevede che tutti i Bancomat siano dotati di almeno 2 misure di sicurezza tra quelle indicate nel documento.
I sistemi di protezione per le agenzie
Con il nuovo Protocollo le banche si impegnano a dotare ciascuna dipendenza – entro tre mesi dalla data di sottoscrizione – di almeno 5 misure di sicurezza tra quelle di seguito elencate:
- bussola
- metal detector
- rilevatore biometrico
- vigilanza
- videocollegamento/videosorveglianza
- sistema anticamuffamento
- videoregistrazione
- allarme antirapina
- sistema di protezione perimetrale attiva/passiva
- bancone blindato/area blindata ad alta sicurezza
- dispositivo di custodia valori ad apertura ritardata
- dispositivo di erogazione temporizzata del denaro
- gestione centralizzata dei mezzi forti
- sistema di macchiatura delle banconote
- sistema di tracciabilità delle banconote
- formazione anticrimine.
La videoregistrazione è da considerarsi obbligatoria e le banche si impegnano, per le nuove istallazioni, ad utilizzare la tecnologia digitale.
Protezione degli ATM
Compatibilmente con la rischiosità delle singole installazioni, le banche firmatarie sono obbligate a proteggere i propri Bancomat dotandoli, entro sei mesi dalla data di sottoscrizione, di almeno due sistemi di sicurezza tra i seguenti:
- protezione con impianto di allarme locale e/o remoto connesso a sensori antiscasso/antintrusione
- blindatura del mezzo forte e/o rinforzo dei dispositivi di riferma
- rinforzo aggiuntivo della vetrina ove è installato il Bancomat o dello spazio antistante con difese passive quali putrelle, archetti, dissuasori atti ad impedire l’asportazione del mezzo
- sensori presenza gas e/o dispositivi per impedire l’esplosione
- dispositivi per localizzare/rintracciare le banconote rubate e/o dispositivi per rendere inutilizzabili le banconote rubate
- dispositivi attivi per proteggere il locale contenente il mezzo forte e/o la vetrina ove è installato il mezzo forte.